Ebbene sì, anche quest’anno!
E con un progetto diverso da quello che avevo previsto dopo la scorsa edizione. Okay, la storia dell’edizione 2015 è ancora da riscrivere, quindi probabilmente avrei dovuto riscrivere quella questo mese invece del suo sequel, come avevo previsto, ma alla fine addio Quarta Era, voglio Númenor.
Alla corte di Ancalimë.
Perché, dopo aver riletto dall’inizio alla fine The Mariner’s Wife, la mia vita è stata rovinata.
Nel mezzo ci butterò, semmai, qualche OS sempre númenóreana, anche se di qualche secolo (millennio!) più avanti.
Mweheheheheh.
Di seguito la storia per il NaNo, con tanto di cover provvisoria.
Cresciuta all’ombra della casa bianca di Erendis e tra i piedi di Zamîn, Izrêth si trova davanti all’occasione che ha sempre sognato: servire l’Erede del Re, Ancalimë. Così la segue nella sua fuga come Emerwen e fino ad Armenelos, conosce le sue debolezze, conosce i suoi desideri ed è l’unica a sapere cos’è successo davvero tra i pascoli dell’Emerië.
Primo in linea di successione, per Soronto sembra andare tutto per il meglio: ha fatto il possibile per rendersi il miglior Erede possibile, con due figli maschi e idee ben precise per la politica interna ed estera di Númenor. Se sua cugina continuerà senza marito e senza figli, lo Scettro sarà suo.
Ma ora Ancalimë è tornata dai pascoli e nella corte agitata dagli intrighi intorno allo Scettro, quello di Izrêth e Soronto è un incontro che può portare solo guai.
Parole scritte: 17.179/50.000
Son partita con poca outline, idee confuse e una storia di cui avevo già prologo e primo capitolo. Il problema era scrivere questo secondo capitolo, dopo aver avuto chiaro per mesi il primo e scene random più avanti nella storia.
È andata bene che martedì, il primo giorno, era festa, almeno ho passato il weekend lungo a leggere manuali di scrittura per capire come diavolo regolarmi e così le idee sono venute fuori, sempre confuse, ma almeno ho buttato spunti sparsi per i primi capitoli che prima erano un enorme buco nero.
Mentre scrivevo, i capitoli si sono moltiplicati da quelli della prima outline (che già erano trenta!).
In più: ho provato a fare l’outline con Scrivener.
AmoH.
Avere Scrivener per iOS mi permette di usarlo per qualsiasi cosa e in maniera molto più fluida (scrivere le singole scene in mini-file separati, raccolti in cartelle) senza dover venire sempre a patti con la tremenda gatta da pelare della sincro tra iPad e Mac. Direi che questa è la cosa che mi sta entusiasmando di più a livello extra-scrittura.
Oltre a non dover fare di calcolo per capire il numero totale di parole scritte (nonostante, toh, proprio quest’anno si possono aggiungere le parole scritte e il sito del NaNo ti fa la somma… damn!)
Wow, credevo di non aver nulla da dire e invece…