Parole scritte: 48.727/50.000
Oh, dopo il weekend inutile, questa settimana non è migliorata molto. I primi tre giorni sono riuscita a scrivere sulle 2k parole, ma dal giovedì la stanchezza e i problemi con la storia hanno iniziato a rallentarmi.
Infatti mercoledì ho pensato bene di lanciarmi e iscrivermi alla Write-a-thon che si stava organizzando sul gruppo facebook del NaNo italiano.
Intanto, venerdì ho messo un attimo da parte la storia per iniziare ad abbozzare un saggio breve che volevo scrivere da un po’ e che una conversazione con i miei mi ha fatto portare di nuovo in primo piano.
L’entusiasmo è durato giusto venerdì, poi son tornata a focalizzarmi sui problemi della storia.
Problemi che avevo identificato grazie all’aiuto fondamentale della mia alfa-beta (e le sue domande logiche che arrivano dove la mia non-logica non va) e in parte ho iniziato a raddrizzare, per quanto questo mi abbia costretta ad aggiungere tre capitoli in sostituzione ai tre che avevo già avuto difficoltà a scrivere. Non li ho cancellati, ovviamente, ma li ho etichettati come “Da buttare” su Scrivener, quindi finito il NaNo, lo sposto nel cestino o al fondo del progetto perché c’erano comunque spunti interessanti.
Comunque, quei tre nuovi capitoli mi hanno bloccata. Infatti sabato ho scritto una miseria, dopo aver passato il giorno a cazzeggiare (e guardare puntate di The Crown, help!) e facevo affidamento, ma non troppo, sulla write-a-thon.
La meraviglia di domenica l’ho già raccontata qui dal punto di vista più tecnico ed emotivo, ma sono felice di essermi liberata di quei tre capitoli necessari ma difficili da scrivere.
Veniamo a oggi, in cui ho scritto poco ma, sul serio, sono stanca. So che suona come una scusa, ma sono a quel punto in cui la pressione è svanita, mentre all’inizio della settimana mi sentivo un po’ rallentata e demoralizzata quindi non mi impegnavo più di tanto.
Concludendo, mi piace proprio mettermi in situazioni difficili: sto scrivendo una storia di intrighi e Grandi Passioni™ ambientata in una società in cui la gente non ha l’abitudine di andare in giro con la spada e non ci si ammazza (ancora) per il potere, oltre ad adottare usanze elfiche nel tentativo di dimenticare che Elfi non sono.
La prossima volta sono curiosa di come riuscirò a rendermi complicata la vita.