In questo terzo episodio di Letture Vintage, esploriamo un harmony pieno di passioni conflittuali dalla penna di un grande nome del romance: “Sul filo del rasoio” di Stephanie James, edito in Italia nel 1983.
Purtroppo ho ceduto a Ebay e ho acquistato questo romanzo mentre facevo ricerche per i post del mese scorso.
Come si vede dalla copertina, non è un Harmony di nome, ma lo è di fatto: è un category romance, edito in origine nella collana Silhouette Desire dell’editore Simon & Schuster. In Italia, è stato portato da Armando Curcio Editore, che ha creato le collane “Bluemoon” in cui ha tradotto category romance non appartenenti al colosso Harlequin.
Non era il solo, ma intendo studiarmi questa parte di storia dell’editoria romance in Italia con calma, per ora occupiamoci della lettura del mese:
Di che parla il romanzo? E chi è l’autrice?
La trama
Sul filo del rasoio (To Tame the Hunter)
AMORE E VENDETTA
Selena Caldwell si era nascosta nel rifugio di montagna dell’Utah, ma York Sutherland l’aveva inseguita, come una pantera sulle orme della propria preda. York desiderava Selena e averla avrebbe significato, per lui, vendicarsi dell’uomo che Selena aveva appena lasciato, un rivale che York desiderava distruggere, nel lavoro come nella vita privata.
York avrà la sua vendetta. Selena capirà che per il momento l’uomo ha vinto, e si abbandonerà a lui, sopraffatta da una passione sconosciuta.
Ma York Sutherland avrà trovato pane per i suoi denti. Selena è una donna forte, e combatterà in ogni modo. È una lotta pericolosa, la cui posta è la conquista d’un vero, duraturo amore.
Sì, è un enemies-to-lovers.
L’autrice
Stephanie James
Siamo di fronte a uno dei molti pseudonimi di Jayne Ann Krentz, prolifica autrice di contemporary, futuristic e historical romance. Il nome Amanda Quick è probabilmente più noto, perché il suo Batticuore (Ravished) è stato il romanzo che l’ha riportata alla ribalta dopo essersi bruciata con un futuristic romance troppo in anticipo sui tempi.
Nel ‘92 ha raccolto le voci di altre esponenti di spicco del genere romance in un saggio accademico (per l’Università della Pennsylvania): “Dangerous Men and Adventurous Women”.
Altri dei suoi pseudonimi:
- Jayne Castle
- Jayne Bentley
- Jayne Taylor
- Amanda Glass
Osservazioni
Una donna di mondo
Dopo due protagoniste virginali e di 22 anni, quant’è stato bello conoscere Selena, 31 anni, in carriera e un divorzio alle spalle? Non è un’ingenua nemmeno per un momento, anche se è animata da buoni sentimenti anche quando commette azioni discutibili, come ricattare York.
Un alfa (?) occhialuto
Sono stata abbastanza scioccata dal leggere che il protagonista maschile indossa gli occhiali da vista!!!! Credo di non averne visti nemmeno ai giorni d’oggi! A parte questo dettaglio, York è impossibile: testardo e determinato ad averla vinta negli affari e in amore, non posso dire che sia stato proprio un uomo amabile.
Devo ammettere però che aveva una certa presenza scenica, aiutata dal modo in cui l’attenzione di Selena era subito attirata da lui a ogni sua comparsa.
Se questo è spicy…
Questo è un romanzo dell’’83, oltre che della collana “Desire” e quindi ero piuttosto impaziente di vedere come erano le scene erotiche dell’epoca nei category romance.
Non è molto esplicito (non credo a causa della traduzione) ma fa la funzione che adoro per questo tipo di scena: sono gli unici momenti in cui i protagonisti sembrano sinceri l’uno con l’altra, è al di fuori il problema e tutto il lavoro sta nel portare il rapporto fuori dal letto allo stato di quello tra le lenzuola. Adoro!
Chiamiamo le cose col loro nome
C’è una scena che mi ha sorpresa per la resa: York che intende forzarsi su Selena per “punirla” per il ricatto che lei gli fa per provare a distoglierlo dai suoi piani di vendetta.
Non ci si nasconde dietro foglie di fico, né nei pensieri di Selena né nelle parole che lei rivolge a York (lo chiama “stupro” senza farsi problemi), il che mi sembra molto più cristallino della reputazione che ha di solito il romance più vecchio.
Probabilmente è merito dell’autrice, ma sono colpita (a York solo botte).
In conclusione
Questo romance vintage non ha preso 5 stelle solo perché York è davvero insopportabile e avrei preferito che Selena lo sfanculasse in fretta, o quantomeno che lui strisciasse e chiedesse scusa più a lungo per essere una testa di c*zzo. Non mi sono bastati gli occhi lucidi e le poche pagine finali, questo è uno di quei casi in cui avrei gradito molto un epilogo che mi mostrasse York domato in via definitiva.
In compenso, mi è piaciuta moltissimo la protagonista perché non solo ha una carriera e un divorzio alle spalle, ma ha rapporti sociali assortiti e addirittura, quando la conosciamo, sta con il nemico di York e il loro rapporto sembra molto maturo (peccato per un “piccolo” segreto che lui le ha tenuto…).
I rapporti di Selena con i personaggi secondari creano un mondo del romanzo molto ricco, considerando le poche pagine a disposizione, e le sono utili per riflettere e schiarirsi la mente su come risolvere il problema “York è un gran cretino che deve tirarsi fuori la testa dal cûl”.
Siccome sto leggendo anche la raccolta
di saggi “Dangerous Men and Adventurous Women”, ho ammirato come questo romanzo in particolare ne espliciti alcune tesi, oltre a portare interessanti riflessioni sull’idea che in questi romanzi l’amore della protagonista cambi magicamente il bad boy.
A seguire, esempi migliori di mille parole:
«Non so cosa vuoi da me, non capisco. Un uomo non cambia il suo modo di agire sotto pressione. Non un vero uomo.»
«Io spero che un uomo, un vero uomo, possa imparare a cambiare la scala di valori della sua vita con un po’ di pressione!»
«È sbagliato voler cambiare qualcuno, Nola?»
«È una domanda inutile, Selena, perché è una cosa impossibile. Non credo che una persona possa cambiare il proprio carattere, ma chiunque può essere guidato su nuovi sentieri se questi portano a mete più alte di quelle che si sarebbero raggiunte per le strade prestabilite. Tutto sta nel conoscere quale sia la spinta fondamentale che agisce in ogni individuo, io credo.»
«Avrei potuto darti una risposta molto più esauriente alla tua domanda, dolcezza. Avrei potuto tentare di spiegarti che, forse proprio per il passato che mi porto alle spalle e per il modo in cui sono vissuto, ho bisogno del tuo caldo affetto e della tua passione. Voglio la tua intelligenza, la tua allegria, la tua dolcezza. Ho bisogno delle tue risate, della tua comprensione e della tua integrità. Mi capisci?»
«Quello che rende così complicata questa relazione, York, è il fatto che queste sono le stesse qualità che io cerco e voglio in un uomo.»
«[…] Capisco perfettamente a cosa miri con questi racconti sulla tua vita. Vuoi che senta il bisogno, del tutto femminile, di confortare te, uomo forte e rude che hai dovuto affrontare le difficoltà della vita. Ma non mi va di sostenere il ruolo della donna dolce e devota che si sforza di non vedere i lati spigolosi del carattere del proprio uomo.»
Santa Selena, insegna a chi denigra il romance a non fare di tutta l’erba un fascio!